Sociologia dei
processi culturali
Appunti di Francesca Rizzo
Università degli Studi di Bologna “Alma Mater Studiorum”
Facoltà: Scienze Politiche
Corso di Laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali
Esame: Sociologia dei processi culturali
Docente: Paolo Terenzi
A.A. 2022/2023
Tesi
online
A P P U N T I
Tesionline
Dal Concetto ai Moderni Approcci
SociologiciSOC IOL OGIA
SOC IOLOGIA E CUL TUR A
Il conc etto di sociologia è un conc etto abba sta nza re cente in qua nto nato a m età dell’800 da Com te,
esponente del positivism o fra nce se che nei suoi testi si esprim e in m erito sotto il nom e di “filosofia
socia le” , esistente già dai tem pi di Aristote le per spie gare la socie tà. L a nuova sociologia (c he
com unque all’inizio rim ane a m età stra da tra la filosofia soc iale e que lla che ad oggi è ef fe ttivam ente
que sta sc ienz a) pre tende , inve ce, di e sse r e più sc ientific a nella ric erc a soc iale , e non pre tta m ente
filosofica .
LA F IL O SO F IA SO CIAL E SO CIO LO G IA
NOR MA T IV A: ha pre se nte un ide ale norm ativo
e ci da spie gaz ioni su cosa è m eglio o peggio
DE SC RIT T IVO: spie ga com e funz ionano le
cose analitica m ente
DE DUT T IVO: propone una af fe rm azione
conc lusiva a partire da verità oggettive
INDUT T IVO: parte dalla com ple ssità della
re altà per cerc are di trova re qua lcosa di com une
T E OR IC O: ci fa conosc ere la re altà attraverso
delle teorie
E MPIR IC O: analizz a la re altà a partire da dati
conc re ti e re ali
UM ANIST IC O SC IE NT IFIC O
L a sociologia si dic e esse re figlia di 3 gra ndi rivoluz ioni:
1. LA RIV O LUZ IO NE SCIE NT IF ICA porta ta avanti da Ga lile o Ga lile i che ha porta to alla
nasc ita del m etodo sc ientific o che of fre una conosce nza oggettiva e re plica bile : una
conosce nza MA T E MA T IC A
2. LA RIV O LUZ IO NE INDUST RIAL E che ha porta to a una se rie di sc onvolgim enti dati
dalla m eccaniz zazione del lavoro m anua le, lo sc onvolgim ento del nuc leo fa m igliare e lo
sviluppo dello sfruttam ento m inorile .. è sta to ch iaro cap ire che era nec essa rio indaga re i
problem i socia li da cui si era sta ti sopraf fa tti
3. LA RIV O LUZ IO NE F RANCE SE il cui risulta to ultim o è un nuovo asse tto politico: il
popolo è inse rito in una sfe ra socia le nuova , di m aggiori diritti com e uom ini e citta dini. L a
continuità politica assolutistic a era venuta m eno poc o a poc o ed era sta to distrutto il lega m e
tra trono e alta re che classific ava il sovrano com e disc ende nte diretto di Dio. Il citta dino
dunque , che rispettav a l a legge perché di derivaz ione re ligiosa , deve trova re una nuova
legittim azione per sottosta rvici.
IL CONC E T T O DI CUL T UR A NE L L E SC IE NZ E SOC IAL I
Alla base degli studi sociologic i, è la cultura a ric oprire un’im porta nza centrale: cultura è anche una
parola utiliz zata davve ro tanto e anche sproposita tam ente poic hè definirla è certa m ente com ple sso
perchè è un term ine utiliz zabile in m olti contesti e con accezioni altre tta nto varie .
Qua ndo i sociologi parla no di cul tura, g eneralm ente fa nno rife rim ento a 4 elem enti:
1. L E NOR ME sono ovvia m ente il m odo in cui la gente si com porta in una data socie tà
2. I V AL OR I ossia i princ ipi a cui la socie tà tie ne
3. L E CRE DE NZ E quindi il m odo in cui la gente cre de che il m ondo funz ioni
4. I SIMB OL I sono le ra ppre se nta zioni attraverso cui norm e, valori e cre denze divengono
visibili e ra ppre se nta bili
1T uttavia è nec essa rio ric orda re che non si può parla re di una sola cultura o di una sola socie tà poichè
gli individui agisc ono tutti in un’infinità di m odi che non perm ettono l’ide ntific azione della m assa in
una di que ste visioni, anche se convenz iona lm ente si sono sviluppate due sc uole di pensiero ine re nti
alle prospe ttive accadem iche della cultura:
- TRADIZ IO NE UM ANIST ICA: essa vuole che la cultura abbia una accezione lega ta alle
belle arti, allo spettac olo, alla le tte r a tura.. ed denota una certa supe riorità di chi ne “fa uso” ,
anda ndo a sottoline are uno sta tus socia le alto. Si tra tta di una cultura “alta ” che va distinta da
que lla cultura “bassa” (folk, popola re , di m assa ..). In que st’ottica Cultura è «quanto di m eglio
è sta to pensa to e conosciuto dagli esse ri um ani» (M . Arnold).
Ne l 19e sim o se colo si andò conc re tiz zando un’im porta nte dic otom ia tra civiltà e cultur a: la
civiltà era infatti qua lcosa lega to ai cam bia m enti apporta ti d alla rivoluz ione industria le ed era
vista nega tivam ente in qua nto alle condiz ioni fisic he e am bie nta li a cui era no sottoposti la
m aggior parte degli uom ini. Di fronte a que st’ide a, la cultura doveva ra cchiude re tutto ciò che
di bello c’e ra , l’e spre ssione più bella della cre atività um ana e veniva considerata la sa lve zza
degli esse ri um ani ultra civiliz zati.
Ma com e è possibile cre dere nel valore sa lvific o della cultura se nza cadere
nell’etnoc entrism o?il soc iol ogo A rnold trovò una risposta nella nec essità di re nde re la cultura
com e “dolce zza e luc e” (ossia bellez za e sa gge zza) , basa ndosi sulla par abola de i ragni e
de lle api di J.Swift: si cre de che i ra gni sia no per natura m olto più laboriosi m a il loro sforz o
è solo per sè stessi perchè le tele che tessono abilm ente se rvono solo a cattura re le proprie
pre de. L e api, invec e, producono bene fic i per gli altri non egoistic am ente . L o ste sso vale va
per la cultura!
Inoltre Arnold conc epi va l a ste ssa nella sua funz ione educ ativa, soste nendo che fosse in gra do
di connettere la conosce nza alla bellez za, deline ando l’ide a che la cultura sia un m ezzo per un
fine.
Ad ogni m odo l’a pproc cio alla cultura nella dim ensione um anistica è conside ra rlo un
elem ento in gra do di influenz are il com porta m ento um ano. Proprio in que sta dim ensione
vanno considerate alcune cara tte ristic he im pre sc indibili della cultura ste ssa
1) L A CUL T UR A HA A CHE F AR E CON L A PE RFE Z IONE (de rivando dalla ste ssa
ra dic e di coltiva zione , cultura signific a coltiva re la m ente e le se nsibilità um ane)
2) L A CUL T UR A SI OPPONE AL L A CIVIL T A ’ (la loro convive nza è possibile m a
ra ra m ente conse guita )
3) L A CUL T UR A DE VE E SSE RE PR E SE R V A T A (a ttraverso istituz ioni educ ative o
in arc hivi culturali)
4) L A CUL T UR A NON HA SE NSO SOL O SE CONSIDE RA T A DA UN PUNT O DI
VIST A E CONOM IC O, POL IT IC O O SOC IAL E (se ppur la sua aure a di
stra ordinarie tà va ad accentuare un dista cco con la socie tà in esse re )
- TRADIZ IO NE ANT RO P O LO G A: se m pre nel 19e sim o se colo, lo sviluppo di antropologia
e sociologia die dero una lettura diversa al conc etto di cultura. He rde r , ad ese m pio, espre sse
una considera zione im porta nte af fe rm ando che non si pote va parla re di cultura m a di culture
poichè le naz ioni e le proprie com unità ne pre se nta sse ro tante e dive rse . E anche il sociologo
2Ber ger l’ha definita com e l’insie m e di tutte le conosce nze dell’uom o in qua nto m em bro della
socie tà.
E cco che conc epire la cultura in se nso am pio, evita la possibilità di sfoc iare
nell’etnoc entrism o in qua nto non è più im pora nte trova re la cultura m igliore , m a
CONFR ONT AR E le diverse espre ssioni culturali se ppur allo ste sso tem po il conc etto di
fondo diventi m olto im pre ciso.
Molto re cente e profic uo sa re bbe la tendenza a ridurre le dim ensioni del conc etto di cultura e
devia r e le sue accezioni, distingue ndo:
- la cultur a esplic ita ossia la cultura in se nso stre tto com e la letteratura, l’a rte , lo
spettac olo (sono viste com e sociologia della cultura)
- la cultur a im plicita ossia una cara tte ristic a im plic ita della vita socia le; tutto ciò che è
lega to a una visione del m ondo che ognuno di noi ha dentro di sè . essa è dif fic ile da
individuare e ovvia m ente anche da studiare (le tte com e sociologia culturale )
L A DE FINIZ IONE DI CUL T UR A DI CL IFFO RD G E E R T Z
L ’a ntropologo Clif ford Ge ertz ha definito la cultura in m anie ra dif fe re nte rispetto ai suoi pre dec essori,
designa ndola com e un m ode llo di signific ati tra sm essi storic am ente , conc ezioni espre sse in form e
sim bolic he con cui gli uom ini com unica no e sviluppano la conosce nza e gli atte ggia m enti verso la
vita . Si tra tta di un approc cio dif fe re nte perchè evidenz ia la centralità dei sim boli ed inoltre :
1. opta per il re lativism o
2. cre a un lega m e tra cultura e soc ietà , m en tre m olte sc uole di pensiero tendono a fa re in m odo
che que sti conc etti di esc luda no a vic enda
3. enfa tiz za la dura ta della cultura piuttosto che la sua fragilità
4. non conside ra no la cultura un qua lcosa di sa cro m a sono convinti possa esse re studiata
em piric am ente
IL SIGNIFIC A T O CUL T UR AL E
un oggetto culturale ha un dete rm ina to significa to per la socie tà solo se ad esso è attribuito un se nso
condiviso dagli altri m em bri della cultura (il velo porta to da una donna signific a p udore per i
m usulm ani, m a per i non m usulm ani signific a un’intrusione re ligiosa in un conte sto laic o). Attribuire
dei signific ati è di vita le im porta nza per l’uom o poichè tutto ciò confe risc e ordine e struttura e le genti
rie sc ono così a costruire dei m ondi in cui agire . L a ric erc a sociologic a quindi of fre orie nta m ento e
prote gge dal caos che spave nta gli individui, confe risc e ordine e significa to.
L E COSE NON HANNO SIGNIFIC A T O DI PE R SE ’, SONO L E INT E RPR E T A Z I ONI CHE
A T T RIB UIAM O AD E SSE RE RIL E V ANT I
I P AR ADIGMI SOC IAL I
L a sociologia , esse ndo basa ta sull’a nalisi della cultura, non è una sc ienz a unita ria . L e teorie e i
m ode lli che si sa re bbe ro poi sviluppati venne ro classific ati in base a una se rie di paradigm i. 2 sono
que lli più im porta nti:
1. IL P AR ADIGMA DE L L A ST RUT T UR A, i cui ra ppre se nta nti furono Marx e Durkhe im
2. IL P AR ADIGMA DE L L ’AZ IONE , il cui ra ppre se nta nte per eccelle nza è W eber
IL P AR ADIGMA DE L L A ST RUT T UR A
3il paradigm a della struttura pre nde le m osse dall’af fe rm azione se condo cui “per spie gare i
com porta m enti um ani bisogna partire dalla socie tà” : infatti è chia ro che ogni uom o e ogni donna
nasc ono in un dete rm ina to m ondo soc iale im bevuto delle proprie cre denz e, dei propri valori, le visioni
del m ondo e i m odi di pensa re , agendo in base ai canoni che la socie tà pre -im pone alla nasc ita , in base
all’educ azione che ric eve, ai prototipi a cui si inte rfa ccia, allo stile di vita f am i lia re che lo circ onda e
alle aspettative che vengono cre ate. Que llo che af fe rm a il paradigm a della struttura è la
PRE VE DIB IL IT A ’ delle stra de che il singolo si trove rà a se guire nella sua vita: delle stra de
pre ventivam ente tra cciate alla sua nasc ita . Que sto non signific a che l’individuo non potrà com pie re
delle sc elte , m a esse sa ra nno lim ita te e confinate nei lim iti ristre tti della struttura socia le.
L ’a pproc cio che parte direttam ente dalla struttura e si ric oll eg a all’individuo, vie ne usata da noi anche
nella nostra quotidia nità se nza neppure re nde rc ene conto: qua ndo qua lcuno com m ette un re ato grave ,
generalm ente si fa pre sto a conside ra re le condiz ioni socia li in cui è cre sc iuto e dare la colpa al
contesto m agari m alfa m ato o crim ina le che lo ha pla sm ato in se nso negativo!
Il paradigm a della struttura ric onosc e la priorità di 3 tipi di socie tà:
1. CRO NO LO G ICA: se condo cui la socie tà vie ne prim a dell’individuo poiché que st’u ltim o
n asc e in una socie tà ST RUT T UR A T A, con usi riti e costum i già im posti e qua ndo cre sc e ha a
che fa re con delle pre ssioni socia li.
2. M ET O DO LO G ICA: se condo cui è nec essa rio partire dalla base econom ica delle socie tà e
delle istituz ioni m entre l’individuo rim ane in se condo pia no
3. V AL O RIAL E: ritie ne m olto più im porta nte il tutto (l’inte ro gruppo socia le) rispetto al
singolo
T anto Marx com e Durkhe im sono ric olle gabili a que sto para digm a se ppur la loro conc ezione non sia
p ropria m ente la stessa in qua nto si dif fe re nzia no rigua rdo al MODO DI VE DE RE L A SOC IE T A’: per
Marx la struttura è di tipo econom ico, m entre per Durkhe im la socie tà vie ne prim a del m ondo e que llo
che avvie ne al suo interno può esse re spie gato solo da altri fa tti socia li (gli individui sono il prodotto
delle forz e socia li).
In entram bi i casi, com unque , si parla di una conc ezione O LISTICA: se condo cui non si possono
conside ra re le singole com ponenti (in que sto caso gli ind ividui), p oichè la forz a della collettività è
se m pre m aggiore. Non sono gli individui a sc eglie re la propria posiz ione socia le o i ruoli che
svolgono, m a è proprio la struttura che se lez iona e form a gli individui adatti a ric oprire que i ruoli
(l’uomo è esc lusiv ame nte il V E IC OLO attrave rso cui la socie tà si esprime ).
I RAPPR E SE NT ANT I DE L P AR ADIGMA DE L L A ST RUT T UR A
K ARL M ARX
Marx m atura un paradigm a di tipo m ateria lista e si chie de che ra pporto ci sia tra la socie tà e la cultu ra ,
q uindi tra la socie tà e le ide e. Que sta im porta nte re laz ione può esse re vista in due m odi:
- m oda lità ide alista : la cui tesi è che ide e e cultura siano indipe nde nti dalla socie tà m a hanno la
capac ità di influenz arla (soprattutto le istituz ioni, la politica etc..)
- m oda lità m ateria lista : che è ra dic alm ente l’opposto in qua nto tutto ciò che noi conside ria m o,
appa rtiene al m ondo culturale e ide ale
L ’INC ONT RO CON IL MA T E RIAL ISMO DI FE UE RBAC H
m a la tesi sul m ateria lism o , ad u n certo punto, vie ne m essa in disc ussione e alcuni autori cerc ano
quindi di contesta rla : il m ateria lism o m arxiano si sc ontra infatti con l’a pproc cio di Fe uerba ch al tem a.
4Se condo lui, infatti, è sbaglia to fa r derivare la re altà dall’astratto e dal pensiero, poichè è proprio il
conc re to a produrre l’a stra tto e non vic eversa. Non è Dio che produce gli uom ini . E qui si insta ura
que lla che si può intendere com e una critic a alla re ligione: infatti per Fe uerba ch sono gli uom ini che
cre ano l’ide a di Dio, inte sa com e una figura onnipote nte e onnisciente. T utti gli dei, quindi, sono il
prodotto degli uom ini a cui que sti ultim i sc elgono di sottom ette r si! ( Acc ade che l’uom o CRE A la
re ligione e finisc e per diventarne dipendente , cre dendola una cosa m ateria le). Qua ndo si pre ga Dio, in
re altà si sta pre gando se ste ssi. L ’obie ttivo ultim o di Feuerba ch va in contra sto con la fe de e la
re ligione, poic hè egli professa l’a teism o com e soluz ione m igliore per perm ette re a ognuno di
re im posse ssa rsi della libertà.
Marx però non se guirà l’ottic a di Fe uerba ch e se ne dista ccherà notevolm ente in qua nto,
considera ndolo solo un tent at ivo di critic a alla re ligione, rim arrà ancora to alla visione filosofica del
m ateria lism o. Marx ritie ne che l’uom o è tale perché è influenz ato dal conte sto in cui è posto,
dipe nde ndo dalla classe socia le in cui rie ntra.
IL MA T E RIAL ISMO ST OR IC O
Il m ateria lism o storic o di Marx conc erne l’inte rpre taz ione m ateria listica della storia delle socie tà
um ane
T utta la sua analisi, inoltre , si base rà su un punto di vista econom ico, se gue ndo l’e spre ssione “HOM O
F AB E R” ossia “ l’uom o ch e lavora” . Il m ateria lism o storic o distingue tra :
1) LA ST RUT TURA che è la base econom ica della socie tà. Ogni struttura è data dalle forz e
produttive (la forz a lavoro , i m ezzi di produzione - che cam bia ndo nel corso del tem po,
dete rm ina no un cam bio socia le- le conosce nze - che ogni forz a lavoro deve conosce re per
adoperare i m ezzi di produzione ) e ra pporti di produz ione
2) LA SO VRAST RUT TURA espre ssioni dipe nde nti dalla struttura econom ica (la re ligione, le
leg gi, l e filosofie, la cultura, l’a rte ..).
Pe rc hé si verific hi un cam bia m ento nella socie tà, si deve cam bia re la struttura e non la sovrastruttura ,
quindi i m uta m enti devono esse re di base econom ica : il m ateria lism o storic o si verific a in que sti
term ini, in qua nto le forz e m otric i della storia sono di natura m ateria le (in particolare
socio-ec onom ica ) e NON spirituale.
L a sovrastruttura per Marx è ric onduc ibile alla cultura e anche all’ide ologia che per il filosofo non è
p iù vista nella sua accezione classic a di “difetto della ra gione um ana” m a diventa qua lcosa che ha a
che fa re con la politica e ritie ne che sia una distorsione della re altà in cui i gruppi socia li cadono
inc onsa pevolm ente
IL P AR ADIGMA POSIT IVIST A
Il paradigm a positivista si potre bbe considerare il prim o vero e proprio paradigm a sviluppatosi nelle
sc ienz e socia li e il sociologo positivista per eccelle nza risulta esse re E m ile Durkhe im , in qua nto
teorico dei fa tti soci al i e dei m odi d’a gire che presentano le proprietà di esistere al di fuori delle
conosce nze individuali studiandoli com e conc etti a se sta nti. Il paradigm a positivista af fe rm a che la
re altà socia le ESIST E com e este rna all’uom o ed è CONOSC IB IL E e i suoi studiosi si occ upa no di
studiare l’oggetto attraverso il m etodo sc ientific o, quindi conduc endo una se rie di esperim enti, se nza
com unque influenz are (l’ogge tto) o esse rne influenz ato.
5E MIL E DUR KHE IM
IL ME T ODO SOC IOL OGIC O
L ’a ssoc iaz ione di Durkhe im al positivism o è indubita bile alla luc e delle conosc enze attua li in m erito
all’ar gom ento, tuttavia lo ste sso filosofo non era particolarm ente fa vore vole a que sta etic hetta in
qua nto il positivism o si assoc iava più a una posiz ione m etafisic a che a una sc ientific a. Ad ogni m odo
la pubblic azione del suo sc ritto “L e rè gle s" si può intendere com e una spec ie di m anifesto positivista
in cui m ette per isc ritto il m et odo per studiare la sociologia , che è proprio il m etodo sc ientific o. Ne l
libro egli af fe rm a com e la sociologia debba nega re ogni valore sc ientific o a teorie politiche com e
individualism o, com unism o e socia lism o perché hanno un intento norm ativo e vogliono cam bia re il
m ondo tra m ite alcuni princ ipi m entre lui vuole fa re sc ienz a della socie tà.
L A FIL OSOFIA COM E A VVE RSAR IO
Durkhe im individua una se rie di avve rsa ri che costituisc ono un intra lcio alla sua conc ezio ne d i
sociologia com e sc ienz a e, in prim is, ide ntific a la filosofia (distinguendola dalla filosofia socia le)
poic hè ha 3 lim iti:
1) M anc a di qualsiasi rife rim ento em pir ico quindi il disc orso filosofico sugli af fa ri socia li è
arbitra rio e privo di vinc oli
2) è ide ologic a, quindi basa ta su dei pre giudiz i
3) è nor m ativa poichè dic e com e deve esse re il m ondo
T RA T T AR E I F A T T I SOC IAL I COM E COSE
Per Durkhe im i fa tti soc iali sono i m odi di agire e di pensa re dif fusi in una socie tà ( la m o da , la
m ora le..) e diventano tali gra zie all’agire um ano. Que sto agire um ano non è una proprietà
dell’individuo m a è qua lcosa che si può ric ondurre al passato, ese rc ita to da una collettività e posto al
se rvizio di fini colle ttivi per dare un asse tto sta bile anche nel futuro. Pur esse ndo intangibili, in qua nto
non hanno una natura oggettiva , Durkhe im dic e di tra tta rli com e COSE , dal m om ento che pre se nta no
delle cara tte ristic he com uni:
- sono este rni all’individuo e ci ò dete rmina anc he l’e se r cizio di una sorta di pr essione su di
essi
- sono gli stampi in cui siamo costr etti a versar e le nostr e azioni
Ad ese m pio il linguaggio è un fatto sociale : è este rno all’individuo, vie ne pr im a di lui, riguar da
una com unità e ci inse risc e in un dete rm inato gruppo sociale con dete rm inati m odi di agir e e
pe nsar e!
L ’OSSE R V AZ IONE INVE CE DE L L A SPE CUL AZ IONE
Ne ll’am bito socia le si può foc aliz zare l’a tte nzione su una qua ntità infinita di oggetti diversi m a è
p roprio la diversità del socia le che im pone che il sociologo debba delim ita re i fe nom eni socia li
spec ifici che vuole studiare se rve ndosi di dati osse rva bili e non su ide e. E così la sociologia e
l’a pproc cio Durkhe im iano si dif fe re nzia no sia dalla filosofia che dalla storia :
- dalla filosofia perchè i filosofi riduc ono tutti gli aspetti della m ora lità a un singolo princ ipio
m ora le
- dalla storia perchè gli storic i m ettono in risa lto solo ciò che è particolare di ciasc una s ocie tà e
non arrivano a una qua lunque gene ra liz zazione
T IPI DI SOC IE T A ’
L a via m edia ra ccom anda ta dalle re gle s, elabora dei tipi di socie tà analiz zate in base a delle
“conside ra zioni m orfologic he” che è una m etodologia abba stanz a rigida m a che com unque perm ette
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